Pubblichiamo di seguito l’intervista a Luigi Di Martino, uno dei partecipanti al progetto “Youth combating radicaliztion”, organizzato dai nostri partner bulgari Alternativi International, che si è tenuto dal 10 al 19 Aprile 2019 a Bansko.
Ciao Luigi, descrivimi con tre parole cos’è per te uno Scambio Culturale?
Inclusione, viaggio ed Europa.
Ciò che hai appreso durante il progetto, credi potrà servirti in futuro?
Certamente: durante il progetto ho avuto l’opportunità di acquisire abilità e competenze come la costruzione del gruppo, leadership, abilità digitali, linguistiche ecc. Sono tutte cose che ho appeso inconsapevolmente poichè durante il progetto si è così presi dalle attività che non ci si accorge di sviluppare tutte queste cose.
Cosa porti con te da questa esperienza?
Oltre all’aver conosciuto un posto diverso, dove non ero mai stato, ho incontrati tanti giovani provenienti da diverse parti d’Europa, con cui tutt’oggi sono in contatto. Questa è una delle cose più belle di Erasmus+: il poter stringere legami che durano anche dopo la fine del progetto e con cui rimanere in contatto e rivedersi anche al di fuori di Erasmus+.
Credi che i progetti di mobilità finanziati dalla Commissione Europea sotto il programma Erasmus+, possono essere utili per lo sviluppo personale dei giovani?
Sono venuto a conoscenza di questo programma appena un anno fa, e da allora ne ho realizzato l’importanza e l’utilità: conoscere diversi pensieri, situazioni e culture arricchisce i giovani sia per il proprio sviluppo personale che professionale. Se poi a ciò si aggiunge il fatto che chiunque, anche chi magari ha problemi economici, può accedervi e poter viaggiare in tutta Europa, rende questo programma un’opportunità imperdibile per qualunque giovane.